L'Okura Garden Hotel è una struttura alberghiera di lusso nel centro di Shanghai, la seconda città più grande e importante della Cina. A pochi passi dal distretto finanziario e dalle principali attrazioni turistiche, l'hotel dista appena 50 km dall'aeroporto internazionale di Shanghai.
Costruito nel 1926, il palazzo è stato una delle più importanti costruzioni erette dai francesi durante il loro dominio in Cina. Originariamente, infatti, fu destinato ad ospitare un club esclusivo francese, per poi diventare anche sede governativa durante la dittatura di Mao Tse Tung.
Attualmente il palazzo conserva l'originaria ed elegante architettura liberty nella grande hall e nel salone da ballo con il suo soffitto di vetrata ellittico. Il palazzo di 34 piani risulta così essere un connubio armonico dello charme europeo e delle antiche tradizioni orientali.
Del glorioso passato, l'hotel conserva anche un lussureggiante giardino interno di 30.000 mq: una vera oasi di relax e benessere nella caotica e industrializzata Shanghai. L'Okura Garden Hotel si comporre di 492 stanze, di cui 47 suite. Ogni stanza è elegantemente arredata e gode dei comfort più moderni. Le stanze godono di vista panoramica sulla città e offrono ai propri ospiti un pregiato kimono da camera.
La suite presidenziale rappresenta il fiore all'occhiello Hotel. È la suite più lussuosa della città e meta privilegiata dell'elite internazionale. La suite si estende per 286 mq ed offre servizi esclusivi 24 h.
L'Hotel ha cinque ristoranti si caratterizzano per la l'eccellenza e la grande varietà dei prodotti offerti. Il ristorante "Bai Lan Yu" offre specialità cantonesi e di Shanghai, il ristorante "Yamazato" offre piatti della tradizione giapponese, il "Sazanka Teppanyaki" propone un ricco menù di ricette giapponesi in stile teppanyaki. Il "Continental Room" ed il "Caffè Rose" offrono, invece, menù occidentali.
L'hotel mette a disposizione dei suoi ospiti anche una piscina olimpionica, un campo da tennis, una sauna, una vasca idromassaggio, ed una palestra folta.
Anastasia Mazzia 18 Novembre 2010
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